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CHI SIAMO?

 Siamo quelli che:

  • non vogliamo restare mai a terra;
  • amiamo sporcarci le mani per riparare o restaurare la nostra moto, perché saperlo fare è intelligente, appagante, divertente, eccitante e anche sexy;
  • non amiamo farci scaricare da nessuno, specialmente dalla nostra moto anche se vecchia;
  • vogliamo che la nostra moto sia sempre gagliarda come l’adolescente desiderio di possederne una;
  • trasformiamo la nostra realtà in mito;
  • hanno le anime in moto, e se un uomo o una donna hanno una moto, per noi si chiamano indifferentemente “Centauri”;
  • controlliamo sempre la nostra moto perchè siamo Centauri consapevoli che la moto, come il cavallo, va sempre curata per essere montata e correttamente guidata;
  • possiedono abilità nel curare ogni cosa con le mani, un “mito in moto” come il centauro Chirone;

 

Siamo KKBIKE INTERNATIONAL e costruiamo ricambi indistruttibilmente funzionanti che non “lasciano mai a terra” nessuno.

 

Chi siamo

MI SONO INVENTATO UN NUOVO GIOCO

Ho richiamato all’appello tutte le mie energie mentali per convincermi che era quello che mi piaceva e che avrei fatto di tutto per eliminare la nebbia che mi offuscava e non mi faceva più vedere nulla di chiaro nella mia vita e nella mia mente.

Ho scoperto che quel gioco mi appassionava, era divertente e coinvolgente, e man mano che andavo avanti, piccoli barlumi attraversavano la foschia facendomi intravedere la luce che occhieggiava dietro quella coltre fumosa.

 

Ma non avevo risorse, se non quelle personali: il mio carattere, la forza d’animo, la creatività, la volontà di agire e non solo di pensare, una rinnovata voglia di fare qualcosa che, in qualche modo, facesse notare al mondo che c’ero anch’io, che esistevo e potevo fare qualcosa di buono che avrebbe segnato il mio passaggio, lasciato le mie impronte.

Cosi' comincia il gioco 

Con questa convinzione chiesi aiuto a mio padre, tentando di spiegargli tutto ciò, ma se non era chiaro a me, come potevo convincere qualcun altro al di fuori di me, così vicino ma al tempo stesso così lontano da me come pensiero e stile di vita? Una vita agli sgoccioli, che stentava a mandare avanti, nonostante avesse ancora tanta voglia di aiutarmi. Ma era mio padre ed io il suo primo figlio, il suo figlio prediletto a suo dire, anche se questo mi urtava perché volevo molto bene ai miei fratelli e sono certo che anche per lui era così.

Mi dimostrò la sua fiducia ancora una volta ed ancora una volta svolse il suo lavoro di padre egregiamente, cercando di dare una mano ad un figlio che aveva sempre avuto bisogno di lui e di cui lui aveva bisogno, in uno scambio di reciproco affetto, solidarietà e complicità.

 

GRAZIE A MIO PADRE...

Mi fece un piccolissimo prestito, dando fondo ai suoi modestissimi averi che gli promisi di restituirglieli appena mi sarebbe stato possibile. Ma così non è stato, perché troppo presto, per lui e per me, mi lasciò al mio destino mentre si compieva il suo. Ma aveva piantato bene il seme ancora una volta, consapevolmente, da quel buon “educatore” che sa che “chi non semina non raccoglie”. E la fortuna ha assistito lui e me nel far sì che quel seme potesse attecchire, germinare e rigogliare.

 

Io non ho fatto altro che curarlo al meglio, quel seme, innaffiandolo e concimandolo quando ne aveva bisogno, mettendo tutto il mio amore nello svolgere quel compito che mi era stato affidato come in una visione onirica, che era quello che io avevo chiesto e che mi era stata data la possibilità di realizzare.

 

Da quel seme, è nato un piccolo arbusto, che oggi dimostra tutte le sue potenzialità per diventare un albero, un grande albero, un albero rigoglioso se curato con lo stesso amore e la stessa passione infusa nei primi tempi, ed io adesso sono qui per questo. E proprio in tutto ciò trovo la motivazione della mia presenza in questo momento ed in questo contesto.

 

Oggi, il passato sembra molto lontano, quel prestito si è trasformato in un gentile omaggio del mio genitore che non c’è più, che mi ha dato la forza e la voglia di ritrovare me stesso, in una rinnovata passione di vivere, con animo sgombro e mente serena, verso le mete che avevo sempre cercato e che oggi vedo la possibilità concreta di raggiungere.

Motociclette

TERRA! TERRA!

Gridò il marinaio al suo capitano dopo mesi di navigazione in mari tempestosi e questi gli fu grato di averlo informato che le sue rotte, ancorché approssimative ed incerte, avevano ottenuto l’esito tanto sperato: rimettere i piedi a terra, dopo averlo tanto sognato e auspicato lottando contro ogni avversità pur di raggiungere l’ambita meta. Era comunque consapevole che lo sbarco avrebbe portato lui ed il suo equipaggio in salvo, con la possibilità di poter fare nuove provviste d’acqua e di cibo per sé e per i suoi uomini, ma di certo non sapeva, una volta sbarcato, cosa lo avrebbe atteso, né quali e quante sarebbero state le possibilità di trovare nuovi ostacoli sul suo cammino.

 

Era una terra sconosciuta quella sulla quale metteva piede per la prima volta, sapendo anche che su tutto ciò non avrebbe potuto mettere ancora un punto esclamativo vicino alla parola “fine” delle disavventure!

 

Ma, nonostante le sue domande, sapeva di aver acquisito una forza nuova ed era consapevole del fatto che, avendo dovuto affrontare tante minacce ed avendole sgominate, quella stessa e rinnovata forza, gli avrebbe dato il coraggio di osare ed affrontare qualsiasi altra situazione gli si fosse posta davanti.

MIO PADRE NON C’È PIÙ

A fornirmi la spalla a cui appoggiarmi, ma io ho ereditato anche da mia madre un po’ d’intelligenza, ma soprattutto una gran forza d’animo ed una grande volontà che mi consentono di portare avanti, rimanendo integro, il mio nuovo progetto di vita, di perseguire, con decisione, i miei obiettivi e di intuire, al di là della foschia, quali sono i passi giusti da dover fare per poter arrivare lì, dove mi sono prefisso di approdare. Ed insieme a me, la mia irrinunciabile compagna di vita, che mi ha da sempre incoraggiato e spronato a imboccare sentieri che io valutavo essere troppo pericolosi e che poi si sono rivelati di esistere esclusivamente nelle mie paure.

Probabilmente, lei sapeva meglio di me cos’è la vita e come va affrontata, concretamente e con umiltà, come solo certe donne sanno, ed ha investito e scommesso anche lei su di me, anche un po’ incoscientemente, ma credendo in me e nelle mie possibilità. E questo le fa onore ed io glielo riconosco e la rispetto, spero di continuare per sempre a meritarla, così com’è. Quella di unirci e camminare insieme nella vita, fu anche quella una felice e decisiva scelta che facemmo insieme.

Tutto ciò che faccio oggi, lo dedico a lei che mi è sempre stata vicina, e spero di avere il tempo di poter portare a termine questa “missione” che ci siamo impegnati, augurandocelo insieme, di svolgere con successo.

MAL CHE VADA

Saprò sempre di poter contare su di lei, e lei su di me. Per questo, qualunque sia l’esito, noi avremo comunque vinto, noi, la coppia resiliente per antonomasia, che nulla ferma e nessun peso è troppo grande se a spostarlo siamo in due. Dopotutto, si sa, “il cammino è più importante della meta”

Viaggio in moto
Antonio Magliulo

E DA QUI COMINCIA LA NOSTRA SFIDA, UNA GRANDE AVVENTURA!

“… con questo chautauqua non mi propongo di aprire qualche nuovo canale di coscienza, ma semplicemente di scavare più a fondo in quelli vecchi, ormai ostruiti dalle macerie di pensieri divenuti stantii e di ovvietà troppo spesso ripetute. L’eterno “che c’è di nuovo?” allarga gli orizzonti, ma se diventa l’unica domanda rischia di produrre solo i detriti che causeranno l’ostruzione di domani. Mi piacerebbe, invece, interessarmi alla domanda “che c’è di meglio?”, che scava in profondità invece che in ampiezza.“

(da: ROBERT MAYNARD PIRSIG, “Lo Zen e l’Arte della Manutenzione della motocicletta”, 1974, p. 18)

 

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QUANDO ...

 - sai che in questa vita siamo sempre in moto perché il cammino è più importante della meta

- vuoi apparire con un rombo e attraversare gli spazi e il tempo

 - tratti le vittorie e le sconfitte allo stesso modo: restando sempre in sella

-  sai che la tua compagna di viaggio ha bisogno solo delle tue mani perchè  la sanno mettere a punto e offrirti la sicurezza per viaggiare tra paesaggi sempre diversi

-  lei ti fa celebrare la vita e sai che è la tua migliore compagna di viaggio

 

quando sai tutto ciò, 

 

 

HAI CAPITO CHI SIAMO PER TE!

Testimonianze